Ieri, a Davos, in Svizzera, è iniziato il Meeting Annuale del World Economic Forum (WEF) . Il WEF, come descritto da Borsa Italiana, è un'organizzazione internazionale indipendente incorporata in una fondazione non-profit svizzera. La sede organizzativa è a Ginevra e lo slogan del forum è "fare impresa nell'interesse pubblico globale" in quanto tra i principi cardine dell'organizzazione vi è l'assunto secondo cui il progresso economico non è sostenibile senza lo sviluppo sociale mentre lo sviluppo sociale senza il progresso economico non è verosimile.
No, non avete sbagliato blog!!! E io non ho deciso di cambiare gli argomenti che tratto!
E' il mondo che sta cambiando!
Nel Rapporto 2011 sui Rischi Globali prodotto dal WEF, la Cyber Security è segnalata come uno dei principali rischi da tenere sotto controllo.
Nel Rapporto 2011 sui Rischi Globali prodotto dal WEF, la Cyber Security è segnalata come uno dei principali rischi da tenere sotto controllo.
Il rapporto, a cui vale davvero la pena di dare un'occhiata, se non altro per l'innovativa veste multimediale, parte da un assunto di base: il mondo non è nelle condizioni di affrontare un'altra crisi globale, per cui devono essere affrontati con impegno e lungimiranza tutti i maggiori rischi della società.
Dopo aver elencato i tre principali rischi (squilibri macroeconomici, l'economia illegale e il problema acqua-cibo-energia) su cui si devono focalizzare gli sforzi internazionali, si sofferma sui cinque rischi da tenere sotto controllo.
La Cyber Security è il primo di questi ed è in compagnia delle sfide demografiche, dei problemi di sicurezza delle risorse, del ridimensionamento della globalizzazione e di niente meno che del problema delle armi di distruzione di massa.
Venendo, poi, a ciò che viene messo in evidenza sulla Cyber Security (da pagina 53 per chi volesse leggerlo), sono sottolineate quattro aree su cui deve crescere la consapevolezza e l'attenzione degli Stati e della società: Cyber Theft, Cyber Espionage, Cyber War, Cyber Terrorism.
Insomma, un approccio concreto e diretto che potrebbe realmente guidare le iniziative di molti Stati che devono realizzare le proprie strategie di Cyber Security e darsi degli obiettivi verosimili e sostenibili.
Chi ha pensato all'Italia, alzi la mano!
Dopo aver elencato i tre principali rischi (squilibri macroeconomici, l'economia illegale e il problema acqua-cibo-energia) su cui si devono focalizzare gli sforzi internazionali, si sofferma sui cinque rischi da tenere sotto controllo.
La Cyber Security è il primo di questi ed è in compagnia delle sfide demografiche, dei problemi di sicurezza delle risorse, del ridimensionamento della globalizzazione e di niente meno che del problema delle armi di distruzione di massa.
Venendo, poi, a ciò che viene messo in evidenza sulla Cyber Security (da pagina 53 per chi volesse leggerlo), sono sottolineate quattro aree su cui deve crescere la consapevolezza e l'attenzione degli Stati e della società: Cyber Theft, Cyber Espionage, Cyber War, Cyber Terrorism.
Insomma, un approccio concreto e diretto che potrebbe realmente guidare le iniziative di molti Stati che devono realizzare le proprie strategie di Cyber Security e darsi degli obiettivi verosimili e sostenibili.
Chi ha pensato all'Italia, alzi la mano!
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