Tra il 29 aprile e il 1 maggio questo gruppo di hacker ha infatti attaccato i siti di:
http://www.citizenreport.rai.it/
http://citymusiclab.city.corriere.it/eventi/
http://tuttoaffari.lastampa.it
Segnalando poi le vulnerabilità di questi altri siti
http://www.lordine.it
http://www.storialibera.it
http://www.giornaledicalabria.it
http://www.unita.it
http://www.pontediferro.org
http://www.momentosera.it

Nel giro di qualche settimana questo gruppo ha messo a segno numerosi colpi eclatanti defacciando anche i siti di "Le Monde" e del "Daily Telegraph".
Speriamo che questa campagna di attacchi, oltre che sensibilizzare sui temi sociali provochi come reazione la consapevolezza di dover porre una maggiore attenzione sui temi della sicurezza dei siti Web.
Perchè, se è stato possibile fare un'operazione del genere, è facile pensare che siano possibili attacchi ben più gravi e coordinati e questo non è tollerabile in un paese che vuole fondare i propri servizi essenziali sull'uso della rete.
La cosa più strana è che, al momento, non mi risulta che, sui siti attaccati, ci siano articoli che trattano dell'argomento... forse un po' più di trasparenza da parte dei media italiani non sarebbe stata male.
PS Dopo un controllo più accurato ho verificato che, a differenza da quanto riportato da altre fonti, il defacement del sito del dominio corriere.it non si riferisce al sito del Corriere della Sera ma al sito di un'iniziativa del quotidiano gratuito City del gruppo RCS a cui appartiene anche il Corriere.
13 commenti:
Quando i governi fanno finta di non avere nulla a che fare con le umiliazioni alle quali sono esposti i cittadini romeni troppo spesso e volutamente assimilati agli zingari rrom, si impone che vengano a galla cittadini coraggiosi che richiamino l'attenzione dei mass-media (tra i colpevoli della manipolazione della gente contro varie categorie di cittadini) sul fatto che i popoli vanno rispettati per cio' che sono e non denigrati per cio' che fanno alcuni loro cittadini; sopratutto quando questi cittadini provengono dalle etnie tollerate, assimilate da tali popoli.
Con una tale azione hanno dimostrato che hanno dignita' e vogliono che sia rispettata da tutti, e che non sono cosi' come li hanno sputtanati persino dei politici italiani: ladri,stupratori, ecc. Perche' anche se potevano farlo, loro non lo hanno fatto: non hanno provocato dei danni ai siti, ma hanno solo protestato a modo loro contro la diffamazione della loro nazione e del loro popolo. Di fronte ad un atteggiamento del genere, non si puo' brontolare, ma toglersi il cappello!
Appena ho letto questo commento ho pensato di cancellarlo. Poi, ho deciso di tenerlo perché, nel corso delle ricerche che ho fatto prima di scrivere questo post, ho visitato parecchi siti in lingua rumena e ho trovato decine di commenti come questo. Il commento di Terra Mater riesce a rendere bene lo "humus" in cui sono maturati questi attacchi, molto meglio di come avrei potuto raccontarlo io.
Non voglio entrare nell'analisi sociologica del rapporto tra popolo rumeno e gli altri "governi" mi limito a dire che non sono d'accordo con le idee che esprime Terra Mater.
Come unica osservazione di merito, tengo a precisare che i fatti di cui ho raccontato sono reati, anche di una certa gravità, e che quindi non posso che biasimarli senza tentennamenti.
Ho eliminato il commento poiché di argomento non pertinente al post
Rumeno - 32 ani, sposato, 2 bambini.
Programmatore - 10 anni di proietti reali JEE
Ho lavorato solo in Romania.
No ho nessun pensiero di lavorare fuori da la Romania.
Unno dei proietti a quale ho lavorato più di 3 ani e questo:
https://www.fleet.ford.com/maintenance/PartsAccessories/FordPartsCatalog.asp
Sono d'accordo con Terra Mater.
Per parole più artistici, una dedicatione musicale:
http://www.youtube.com/watch?v=zM_MEAijeu0
Auguri da la Romania,
Radu
La Stampa e media italiana sono stati sempre sogetti di grave erori nei confronti dei rumeni.Tutto cioè accade come mancanza di rispetto di un intero popolo che soltanto in Italia arivva a superrare il milione di presenze .Non si e tratatto ne di rasismo ne di altre cose, perchè arrivati a quel punto un defacement totale dei siti era posibbile ,perciò possiamo concludere che i ragazzi non erano dei crackers .Per me e statta una bella lezione di solidarità,e di più credo che qualcuno dei rumeni residenti qui ha messo il nasso
Buonasera Matteo, sono la "grafomane" di Concreta-Mente e, come promesso, con molto piacere scrivo un post relativo a questo argomento.
Quello che mi ha colpito in modo assoluto è il fatto che - nonostante l'attacco sia stato sferrato a siti di rilevanza e da parte di un gruppo organizzato e con finalità socio-politiche - nessun organo di stampa abbia ritenuto opportuno darne informazione, come sarebbe stato auspicabile. I telegiornali, utilizzati oramai quasi esclusivamente per mandare in onda redazionali sui programmi più cool dei palinsesti di rete, non ci hanno avvisati; anche la carta stampata si è astenuta. I giornalisti protestano in nome della "libertà": forse non ne hanno avuta abbastanza riguardo a questo strano caso di oblio informativo?
Permettimi un'ultima considerazione sulla opportunità politica dell'atto compiuto. Non parlo di liceità, poiché è evidente che si tratta di un reato sanzionabile e su questo non c'è altro da aggiungere. Vorrei però far notare che anche gli Italiani sono stati spesso definiti "mafiosi" senza fare nessun distinguo, eppure non mi risulta che qualcuno abbia pensato di agire in modo unilaterale andando a creare danni e disagi altrove. Vorrei quindi concludere suggerendo agli amici rumeni che il rispetto si ottiene puntando sulla coerenza, sull'onestà e sul senso di dignità che sicuramente contraddistinguono molti di loro, peculiarità che si ritrovano nelle vite dei tanti Italiani che non sono mafiosi.
L. E.
Ciao Sheedou, è per me un vero piacere vedere che sei poi effettivamente passata sul mio blog.
Il silenzio su questa notizia è effettivamente "assordante" nel modo in cui racconta l'attenzione che viene riservata a fenomeni anche rilevanti della nostra società. Inoltre racconta anche di quanto siano pressappochisti certi approcci all'essere online. Ad oggi, il sito collegato al dominio del Corriere della Sera presenta ancora la pagina modificata nonostante io personalmente abbia avvisato diversi soggetti della struttura di gestione informatica, compresi i referenti ufficiali del dominio. Davvero inconcepibile...
Pressapochismo, ma anche casi di vera incompetenza che spesso si cela dietro una generica "distrazione". Senza voler parlare del fatto che, spesso, questi problemi esterni illuminano in modo obliquo le conflittualità latenti tra clienti, non sempre solventi, e fornitori, spesso retribuiti con forti ritardi rispetto ai contratti stipulati... poi "pretendere" diventa difficile.
Alla prossima e complimenti per il tuo lavoro.
L.E.
amo il mio paese terra dacica osan 100 per cento
http://www.youtube.com/watch?v=oXyMSOr-1Xk&feature=player_embedded come e posibile....vi pare un scherzo a me no e sto lavorando insieme con italieni pago lo steso le tase perché siamo umiliati
se voi vedere la nostra storia poi cominciare di guardare sul questo siti < http://it.wikipedia.org/wiki/Daci > che dimonstra come siamo stati noi un popolo tranquilo
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-ab368886-c2f7-49d7-8f2d-86ad09568ce8.html?refresh_ce coza fano rumeni
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